Repleto de alusões a modelos literários e estéticos ligados às esferas romana e francesa, este primeiro romance de D'Annunzio se passa entre Roma e Francavilla al Mare, narrando a história do nobre dândi e poeta decadente Andrea Sperelli. Após ter vivenciado desilusões afetivas com a inalcançável Elena Muti, o protagonista se apaixona por Maria Ferres, mas, enfim, chega à conclusão de que o único amor possível corresponde à arte, sumo e pleno valor do Prazer. Fascinado, então, pelo domínio artístico, o personagem principal é atraído pela poesia e pela capacidade que essa tem de penetrar o indefinível, o Absoluto e os abismos do sentimento.
Verbete por Júlia Bellei Xavier (2023)
D'ANNUNZIO, Gabriele. Il piacere. Milão, Itália: Fratelli Treves, Editori, 1889.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Piacere_(romanzo)
Il Piacere è un romanzo di Gabriele D'Annunzio, scritto nella seconda metà del 1888 a Francavilla al Mare e pubblicato l'anno seguente dai Fratelli Treves. A partire dal 1895 recherà il sopratitolo I romanzi della Rosa, formando un ciclo narrativo con L'innocente e Il trionfo della morte, trilogia dannunziana di fine Ottocento. Così come un secolo prima il libro Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo aveva diffuso in Italia la corrente e la sensibilità romantica, Il Piacere e il suo protagonista Andrea Sperelli introducono nella cultura italiana di fine Ottocento la tendenza decadente e l'estetismo. Come affermò Benedetto Croce, con D'Annunzio «risuonò nella letteratura italiana una nota, fino ad allora estranea, sensualistica, ferina, decadente», in contrapposizione al naturalismo e al positivismo che in quegli anni sembravano aver ormai conquistato la letteratura italiana (basti pensare che nello stesso anno viene pubblicato un capolavoro del Verismo come il Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga). D'Annunzio inaugura un nuovo tipo di prosa psicologica e introspettiva, destinata ad avere un grande successo e che gli consentirà di indagare gli errori e le contrarietà della vita dell'«ultimo discendente d'una razza intellettuale».
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