FOGAZZARO, Antonio. Malombra. 1. ed. Milão, Itália: Editrice G. Brigola, 1881.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Malombra_(romanzo)
Malombra è il primo romanzo scritto da Antonio Fogazzaro intrapreso nei primi anni del '70, terminato in bella copia autografa il 22 dicembre 1880 e pubblicato a Milano da Brigola nel 1881. Specie a partire dalla seconda metà dello scorso secolo, gli studiosi dell'opera di Fogazzaro hanno dimostrato un'attenzione (e un'attrazione) particolare ai temi e allo stile di questo romanzo, non di rado evocandone la superiorità, rispetto alle sue altre espressioni narrative, compreso Piccolo Mondo Antico. Il romanzo è ambientato nel 1864 in un luogo non ben precisato. L'autore lo indica con una semplice lettera puntata: R. Si sa che è sulle rive di un lago lombardo, identificabile con il piccolo lago del Segrino nei pressi di Canzo, tra Como e Lecco. Il Palazzo è invece la villa Pliniana, sul Lago di Como, visitata da Fogazzaro e la cui tetra atmosfera ben si adattava al mondo decadente dello scrittore. Una parte del romanzo si svolge anche a Milano. Il romanzo è diviso in quattro parti, ciascuna composta di capitoli: 1ª parte: Cecilia (9 capitoli) 2ª parte: Il ventaglio rosso e nero (7 capitoli) 3ª parte: Un sogno di primavera (3 capitoli) 4ª parte: Malombra (8 capitoli). I protagonisti sono Corrado Silla e Marina Crusnelli di Malombra. Nella prima parte sono presenti entrambi, nella seconda solo Marina, nella terza solo Corrado, nella quarta di nuovo entrambi. Il carattere dei personaggi verrà puntualmente ripreso nei romanzi successivi: l'intellettuale idealista mortificato dall'inettitudine; l'aristocratica sensuale e psicotica; i personaggi minori dallo schietto umorismo di gusto provinciale che mitiga il drammatico svolgimento della storia. Il libro fu ignorato dalla maggior parte delle riviste letterarie e criticato da Salvatore Farina e Enrico Panzacchi, ma lodato da Verga, che lo definí "una delle piú alte e delle piú artistiche concezioni romantiche che siano comparse ai nostri giorni in Italia" . Anche Giuseppe Giacosa lo descrisse come "il piú bel libro che si sia pubblicato in Italia dopo I promessi sposi". Il Momigliano definí Malombra "una creazione magica e il tentativo meraviglioso di esprimere l'inesprimibile e la riuscita esperienza di tradurre le voci dell'inconscio" (Momigliano Attilio: Elzeviri - Antonio Fogazzaro pag.218 - Le Monnier Firenze 1945). Mario Soldati nel 1942 ne trasse l'omonimo film.
